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POSTUROLOGIA

La Posturologia è una branca della medicina che studia la fisiologia e biomeccanica del corpo umano e le alterazioni del sistema tonico-posturale. Essa non sostituisce le specializzazioni tradizionali, ma ne è un prezioso complemento; inoltre è opportuno sottolineare che si occupa prettamente di pazienti disfunzionali per cui è estremamente importante escludere in prima battuta la presenza di qualche patologia strutturale ed organica.
Tra le varie definizioni del termine postura, sottolineo quella del Prof. Daniele Raggi nel 1998 : “La postura è espressione di un vissuto ereditario, di un vissuto personale, della formazione e deformazione culturale, di memorie dei propri traumi fisici ed emotivi, del tipo di vita e di stress che conduciamo, del tipo di lavoro e di sport a cui siamo assoggettati nel tempo; inoltre postura è il modo in cui respiriamo, il modo in cui stiamo in piedi, camminiamo e ci atteggiamo con noi stessi e gli altri. Per concludere la nostra postura è l’espressione della nostra storia”.
L’adattamento del corpo umano alle sollecitazioni interne ed esterne ha lo scopo di garantire la miglior sopravvivenza, soddisfando i bisogni primari, risparmiando energia ed evitando il dolore. Il nostro corpo si serve di un sistema tonico-posturale sempre pronto ad elaborare soluzioni nuove; esso si avvale di segnali in entrata chiamati recettori (tra cui quelli podalici, visivi, vestibolari, cutanei, viscerali, muscolo-articolari ecc) e di un sistema di organi e strutture predisposte ad elaborare le informazioni provenienti dai recettori ( come i centri spinali midollari, nuclei vestibolari, cervelletto, sostanza reticolare, corteccia cerebrale). L’insieme delle informazioni arrivano al SNC  e come risposta si traducono in una costante “modulazione” del tono muscolare con modificazione della postura globale del corpo. 
Nell’essere umano la postura è il principale mezzo di comunicazione extraverbale, per cui si può affermare con certezza scientifica che a livello posturale avviene l’integrazione fra PSICHE (ciò che vogliamo comunicare) e SOMA (ciò che il corpo vuole esprimere).
Per questo l’Osteopata deve occuparsi, oltre che di dolore e di mobilità fasciale e articolare, proprio di postura, approcciandosi al paziente tramite la visita clinica posturale e contemplando la filosofia di terapia multidisciplinare. In virtù di quest’ultima, si prevede la collaborazione con altri specialisti del settore, i quali devono avere delle conoscenze in comune e soprattutto “parlare lo stesso linguaggio medico”, affinchè sia possibile un’attiva e proficua collaborazione clinica e scientifica. Alcuni di questi specialisti sono: l’ortopedico, il fisioterapista, l’ortodontista, l’otorinolaringoiatra, l’oculista, l’ortottista ecc
L’esame clinico posturale serve ad evidenziare da subito lo stato clinico del paziente e ad individuare le cause della disfunzione (podaliche, odontoiatriche, muscolo-articolari, oculari, ecc), che a volte possono trovarsi anche lontano dall’area del dolore e quindi a stabilire da subito un piano terapeutico di recupero. Spesso durante il ciclo di cura l’esame posturale può essere riproposto per valutare gli effetti delle terapie eseguite.
L’esame posturale si basa su un’attenta raccolta dati anamnestica, che serve ad interrogare la memoria del paziente, la quale tende a dimenticare e a rimuovere per andare avanti; i problemi posturali dei pazienti nascono con la loro storia, la quale rende soggettiva e personale la diagnosi e la terapia manipolativa osteopatica. 
Si passa poi ad un’ attenta osservazione statica del paziente, che per ovviare al dolore ha sicuramente sviluppato schemi posturali di compenso. Proprio questi devono essere capiti dall’Osteopata per poter essere corretti in maniera diretta con terapia manipolativa oppure con intervento terapeutico multidisciplinare. Se infatti la memoria psichica dimentica facilmente, quella somatica non dimentica mai.
Se ne deduce che la visita posturale serve a ricordare che osservando la forma del corpo, l’Osteopata può ipotizzare dove potranno evidenziarsi i limiti della funzione fisiologica del corpo.
I Tests posturali più utilizzati sono:

 

  • filo a pimbo e verticale Barrè

 

  • test di Romberg

 

  • test di flessione eretto e seduto

 

  • test Fokuda

 

  • test di Messermann

 

  • rotazione del capo


A volte possono essere associati tests strumentali di valutazione come: podoscopio, analisi baropodometrica statica e dinamica del passo, stabilometria e isocinetica.
Tuttavia bisogna ricordare che lo scopo della Posturologia è ricercare una diagnosi funzionale semplificata, che possa permettere al paziente di migliorare la propria qualità di vita in modo stabile e duraturo nel tempo. Per questo bisogna sempre capire le esigenze del corpo che stiamo trattando ed attuare una terapia personalizzata, che consideri il “malato” e non la “malattia”.
L’Osteopata lavora sempre su tre obiettivi: dolore, mobilità (fasciale e articolare) e postura e in quanto terapista riabilitatore non si limita a monitorarli singolarmente, ma li compara e li integra costantemente, nella consapevolezza che solo uno dei 3 obiettivi terapeutici (postura) può essere valutato da test e strumenti precisi ed oggettivi, mentre per gli altri due (dolore e mobilità) i test hanno meno precisione clinica ed è necessario ricevere un feedback dal paziente.
La Riprogrammazione Posturale Globale é una terapia riabilitativa osteopatica centrata sul recupero step by step dei parametri posturali anomali evidenziati dai tests di mobilità. Per questo essi si potranno proporre come metodo di consulto e confronto della terapia manipolativa, al di là del recupero del dolore che verrà invece riferito dalla verbalizzazione con il paziente secondo una scala VAS visuo-analogica (o analogico visiva) del dolore che serve all'Osteopata per personalizzare al meglio le tecniche di correzione per le algie muscolo-scheletriche.
Infine si può affermare che lo scopo della terapia manipolativa è quello di restituire una postura corretta e bilanciata in assenza di dolore e con una soddisfacente mobilità del corpo, in modo da raggiungere un benessere psico-fisico duraturo, che il paziente dovrà mantenere rispettando i 5 elementi naturali dell’omeostasi del corpo: alimentazione corretta, apporto idrico, igiene, riposo ed esercizio fisico. Essa deve essere applicata sulle esigenze specifiche del pz attraverso un percorso riabilitativo personalizzato, senza perdersi nei meandri di terapie lunghe, dispendiose e con pochi risultati duraturi.

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Valutazione posturale sezione statica allo scoliosometro

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Valutazione posturale sezione statica allo scoliosometro

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