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OSTEOPATIA PEDIATRICA

L’osteopatia pediatrica è un metodo di cura manuale e naturale, complementare a quello tradizionale, che prevede un approccio terapeutico “dolce”, non invasivo, senza l’uso di farmaci o apparecchiature strumentali.
Essa si rivolge a bambini e ragazzi, dalla nascita fino ai sedici anni di età e affronta problematiche disfunzionali e patologiche dell’apparato neuro-muscolo-scheletrico.
Tra principali obiettivi terapeutici ci sono sicuramente l’annullamento del dolore, per esempio, nei traumi accidentali o sportivi e il recupero della mobilità fasciale e articolare, nel caso di problematiche congenite (displasia dell’anca, piede piatto congenito…).
Ma il campo di applicazione in cui l’osteopatia opera in modo più complesso e affascinante, è quello del raggiungimento di una postura confortevole, sia in ambito disfunzionale, con un’attenta valutazione osteopatica e specifici test di mobilità, che in ambito patologico (es. scoliosi e cifosi), con l’eventuale interazione di valutazioni specialistiche ed esami diagnostici specifici, nel contesto di un intervento multidisciplinare.
Trattandosi di un’età evolutiva importante, in cui il bambino è continuamente sottoposto a cambiamenti e stress psicofisici, è opportuno proseguire con una serie di controlli, per il mantenimento degli obiettivi terapeutici raggiunti.

OSTEOPATIA PEDIATRICA NEONATALE

L’osteopatia pediatrica neonatale è impiegata, senza effetti collaterali, per il trattamento di bambini molto piccoli, dalla nascita fino ai tre anni di età, periodo in cui il cranio è maggiormente sensibile alla manipolazione osteopatica, perché non si è ancora completata la sua fisiologica saldatura, con la chiusura delle fontanelle. 

Si parte da una raccolta dati sull’anamnesi del piccolo, dalla nascita al momento in cui si sottopone alla visita; in alcuni casi possono essere presi in considerazione anche fattori che hanno influenzato lo sviluppo fetale evolutivo prenatale. 
Si procede poi una valutazione clinica generale delle condizioni fisiche del neonato, prendendo in esame non solo l’apparato muscolo-scheletrico, ma anche tutti i sistemi di controllo e autoregolazione omeostatica, tra cui quello neurologico, endocrino e vascolare.

Il trattamento osteopatico consiste in piccole e delicate manovre applicate in punti specifici della colonna vertebrale  e soprattutto del cranio, per la correzione degli strains craniali, individuati nella precedente analisi, al fine di indurre un recupero strutturale e fisiologico delle articolazioni prese in esame. 
L’osteopata inoltre valuta e regola, attraverso manovre specifiche su sinfisi sfeno-basilare e sacro, il ritmo cranio-sacrale col fine di raggiungere un benessere fisico e fisiologico da mantenere nel tempo. 
In questo senso si può dire che gli Osteopati abbiano, in qualche modo, in mano il futuro dei nostri bimbi, in quanto la terapia osteopatica può essere allo stesso tempo cura e prevenzione ed evitare che le problematiche disfunzionali diventino col passare del tempo vere e proprie patologie, che necessitano di cure mediche lunghe ed invasive.

E’ importante che la cura del neonato sia affidata ad Osteopati competenti ed esperti in materia, che hanno seguito corsi di specializzazione, oltre alla formazione di base in Osteopatia. Solo così l’Osteopata potrà indurre effetti terapeutici benevoli senza rischi per il bimbo, mettendosi a confronto con le esigenze del giovane paziente e con le valutazioni specialistiche degli altri esperti del settore.
L’osteopatia pediatrica neonatale è particolarmente indicata nei casi ricorrenti di:

  • Infezioni come otiti, riniti, faringiti, tonsilliti

  • Problematiche dell’apparato respiratorio come asma, allergie, bronchiti ricorrenti

  • Plagiocefalia

  • Disturbi del sonno e del ritmo dormi-veglia

  • Problemi come ritardo nello sviluppo fisico e intellettuale, disturbi del linguaggio

  • Problemi urinari (enuresi notturna)

  • Squilibri del sistema immunitario

  • Intolleranze alimentari

  • Disturbi dell’apparato gastro-intestinale come stipsi, rigurgiti neonatali, reflusso gastroesofageo, coliche   gassose

  • Difficoltà di suzione nel neonato

  • Problematiche legate a trauma da parto o a trauma in età fetale.

IMPORTANTE
Nel trattamento osteopatico neonatale vengono applicate tecniche correttive appartenenti all’ambito dell’Osteopatia Classica, Craniale e Viscerale. 
Non vengono prese in considerazione manovre osteopatiche più aggressive e pericolose per il bambino come le famose “tecniche thrust” oppure tutte quelle tecniche in cui il paziente partecipa alla terapia in maniera cosciente, come ad esempio le “tecniche ad energia muscolare”.

GLI SQUILIBRI POSTURALI GIOVANILI: IPERCIFOSI - SCOLIOSI

La colonna vertebrale è il principale pilastro di sostegno dell’organismo.
Se osservata di profilo, essa  presenta per natura tre “curvature”, dette archi: 

 

due con convessità anteriore, gli ARCHI LORDOTICI ( dal basso verso l’alto, LORDOSI LOMBARE  e CERVICALE);


due con convessità posteriore, gli ARCHI CIFOTICI (sempre dal basso, CIFOSI SACRALE E DORSALE).


Se sottoposti a sforzi  anomali o a carichi eccessivi, gli archi vanno incontro a disfunzioni patologiche, specie durante l’età giovanile, periodo di maggior evoluzione della colonna vertebrale.
Nella casistica di patologie che colpiscono gli archi, la più diffusa è l’IPERCIFOSI DORSALE, che consiste in un’accentuazione della normale curvatura dorsale della colonna. Se in condizioni normali l’arco toracico varia dai 35 ai 45 gradi, in caso di ipercifosi , si supera questo range, raggiungendo un'ampiezza di 50-55 gradi.
Tale modificazione condiziona inevitabilmente gli altri archi della colonna.
La più nota SCOLIOSI implica, invece, un'inclinazione laterale anomala del rachide, attorno al proprio asse, con conseguente rotazione delle vertebre della colonna stessa, verso il lato opposto.
Anche in questo caso, per mantenere la propria funzionalità, la colonna si adegua in maniera globale allo squilibrio primario scoliotico, modificando la propria posizione statica.
Mentre la medicina definisce "idiopatiche" circa il 65% delle forme di scoliosi, la cui origine è sconosciuta, tra le cause della scoliosi e dell'ipercifosi giovanile, oltre ad una predisposizione familiare, vi possono 
essere: abitudini posturali scorrette, sport inadeguati o troppo intensivi ed eventuali patologie viscero-organiche.
In molti casi, gli squilibri sopra citati danno origine ad una sintomatologia dolorosa, divenendo perciò facilmente diagnosticabili.
Al contrario, quando il dolore non è presente, la diagnosi sarà meno immediata, con maggior rischio di peggioramento della patologia.
In questo ambito l'osteopatia si propone il raggiungimento di un confort permanente della struttura muscolo-scheletrica, coadiuvando le altre cure ed evitando che il solo utilizzo di busti e corsetti possa essere fonte di atrofia e debolezza muscolare, in grado di influire negativamente sullo stato psicofisico dell'adolescente.
La terapia osteopatica prevede l'utilizzo di tecniche manuali, per correggere la posizione delle vertebre e delle catene fasciali ad esse connesse, sia in presenza che in assenza di dolore, avendo come obiettivi:


- equilibrio: adattamento più confortevole alla forza di gravità


- mobilità: libertà di movimento di tessuti e articolazioni


- assenza di dolore: raggiungimento del benessere 


Allo scopo di mantenere gli obiettivi raggiunti, è fondamentale il monitoraggio osteopatico delle patologie, con controlli periodici, durante tutta la fase di crescita, fino all'età adulta.
L'osteopata potrà inoltre avvalersi di strumenti complementari, quali: consigli posturali, esercizi per il sistema muscolo-fasciale, suggerimenti su sport adeguati, alimentazione corretta e altre regole per uno stile di vita sano.

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